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Berget 10 - Final Strike (Debriefing e foto), 26-30 Giugno 2012, Harnosand (Svezia)

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view post Posted on 23/10/2012, 20:24

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Prima di avventurarmi nel mio personale debriefing, una breve introduzione.
1:
La Storyboard.
In un paese lontano lontano, noto come Poldavia, vi sono dei separatisti (la NAF) che vogliono rendersi indipendenti dal governo poldaviano.
Essi vengono supportati dalle forze militari di un piccolo paese confinante (Zansia).
La città di Janco si trova piena di civili ed è protetta dalle truppe ONU.
I poldaviani sterminano le truppe ONU, rinchiudono i civili di Janco nella chiesa del paese e la fanno saltare.
Le truppe NAF scappano a Zansia.
Questa è la Storyboard del Berget 9, quello dell'anno scorso.
Questo Berget 10 si apre con le truppe poldaviane che penetrano in Zansia intenzionate a fare una strage.
I Poldaviani hanno fascia rossa e mimetismi "Woodland".

I NAF fascia blu e mimetismi desertici.

Gli Zansian fascia gialla e verdone.

I civili hanno fascia verde/bianca e sono vestiti o stile contractor oppure da buffoni.



2:
Chi siamo, dove siamo, chi sono i personaggi salienti.
Gli FDNHS sono la 3°Squadra del 2°Plotone della 3° Compagnia del 3°Montanari della fazione Poldaviana.
Questo significa che abbiamo sopra di noi un comandante di plotone, uno di compagnie e quello di battaglione (cioé quello dell'unità che è il 3° Montanari).

Il comandante del nostro plotone è "DODO".
Il nome di battaglia non verrà smentito.
Qui potete vederlo mentre tiene un Briefing ai comandanti di squadra.
E' quello al centro con Bonnie ed occhiali da sole.


Il nostro comandante di Compagnia con il suo secondo.
Il comandante è Obi-san ed è quello a destra (no, non è stato sempre in Kilt ma se l'è messo solo per la battaglia finale), mentre il secondo è "Cortez" ed è lo smilzo a sinistra.


Il nostro comandante di Battaglione.


Il mitico Steiner. Uno svizzero tedesco che ci è stato affidato come comandante durante l'assalto CQB in un area "fuori-mappa".




NOTA BENE: Potrei benissimo sconvolgere l'ordine cronologico degli eventi, se faccio errori fatemelo presente, sennò pazienza, il succo è pur sempre quello.

E con questi chiarimenti, possiamo cominciare.
Partiamo raccogliendo la roba di tutti e mettendola sul furgone sabato mattina/pomeriggio.
I fucili senza valigia creano un pò di preoccupazione che viene mitigata dall'utilizzo di una cassa da parte di Giovanin.
Partiamo col furgone e cominciamo il lungo viaggio.
Ci fermiamo a Stoccolma e poi ad Harnosand per la notte, dormendo all'adiaccio al confine fra Danimarca e Germania.
Iniziamo a testare i fucili e dobbiamo rimediare ad alcune mancanze mettendoci di nostro batterie e caricatori che nelle valigie mancano (senza parlare dei fucili "sciolti").
La sera arrivano Quintus e Giovanni che si piazzano in tenda per dormire.
Arrivano gli altri: fanno il Booking, montano la tenda che è un pò pericolante, fanno il test ai fucili rimasti per "problemi tecnici".
Montiamo un telo fra la tenda principale ed un'altra piccola tenda per le ASG.
Un'altra tenda ancora conterrà le cibarie.
Si comincia a presentarsi al nostro comandante di plotone.
Il nostro plotone è costituito da tre squadre: la nostra più due di israeliani.
Ervin è il nostro capo-squadra con Moletta come secondo.
Grillo e Moletta sono i medici, io l'ingegnere.
Il nostro comandante di plotone ha richiesto espressamente di sapere quanti supporti/sniper/ingegneri/medici abbiamo per squadra.
E poi è un israeliano, sarà certo cazzuto!
Comincia ufficialmente il berget, noi veniamo allineati per ascoltare il discorso del comandante della nostra unità, che ha deciso di bere qualche bicchiere di troppo.
Fa anche ridere per un sua più o meno riuscita battuta.

Ci fanno partire, due colonne ai lati della strada, un sacco di gente, ogni tot ci si ferma e ci si butta nei boschi a lato.
Spesso delle staffette che non invidio portano notizie dal fondo alla cima della colonna.
Sento per la prima volta i rumori dei bombardamenti (fatti con petardi) mentre punto lo schioppo nella buia e fitta foresta svedese.
Dire suggestivo è dire poco.
Dopo un pò, però, inizia a diventare ripetitivo, ci si ferma ogni due minuti puntando il nulla.
A breve ci fanno fare dietro-front per una presenza avversaria non bene specificata.
Il piano iniziale era di creare una linea in mezzo alla mappa per fermare un'assalto Zansian.
Non so quanto questo piano abbia retto nel tempo.
Seguiamo gli israeliani fino ad una salita rocciosa dove li perdiamo di vista.
La nostra squadra inizia a scendere verso un incrocio dove incrociamo dei timidissimi meccanizzati appiedati e prendiamo l'iniziativa di ripulire la zona.
Perdite poche, notiamo anche dei NAF.
Uno di loro suona la ritirata con una trombetta, mentre Ghost sprofonda in una palude.
Vaghiamo un pò a caso finché non ci riuniamo coi russi del nostro battaglione.
C'è anche il nostro comandante di battaglione cui chiediamo ordini.
Ci comunica che sa che siamo dispersi da un pò e che se abbiamo voglia possiamo seguirlo sennò fotterci. :o:
Tipica socialità russa.
Li seguiamo per un pò, finché ad un altro incrocio dei meccanizzati NAF sgommando ci attaccano in rapidità.
Ci infiliamo nei boschi mentre i russi urlanti passano all'attacco e con il BAVS (sistema anti-veicolo tipo ARF) fanno pure saltare un mezzo.
Le urla grezze dei russi concludono la nottata.
Noi prima di appisolarci cuciniamo la prima pasta, buona abitudine che terrà per tutte le sere.
Il giorno dopo torniamo dal nostro "DODO" che ci comunica che partiremo più tardi e che dopo averci persi loro si sono persi per la mappa e non hanno nemmeno ingaggiato.
Veniamo comunque arruolati dal buon Cortez che ci porta verso un punto con altra gente della Compagnia.
DODO e compagni rimangono a cucinare cibarie al campo.
A causa del vento onnipresente Giovanin passa dall'M700 all'RPK e guadagniamo un supporto.
Subiamo un'imboscata Zansian ma contrattacchiamo.
Io ed Ervin finiamo un pò troppo avanti ma Ervin fa strage ed io probabilmente faccio il mio primo colpito del Berget.
Ovviamente appena arrivano i pallini io me la svigno ed Ervin rimane a terra.
Gironzolo dando copertura da dietro gli alberi per assicurare la cura di vari feriti ed il nostro Corte è lì con noi assieme ad altri suoi uomini.
Dopo un pò decidiamo di ripiegare e leccarci tutti le ferite, assieme al Cortez.
Viene fatto prigioniero uno Zansian e mi viene mollato lì.
Io lo mollo a Moletta che lo porta a Cortez (presumo).
Luca Fifi e Quintus sono dispersi e tali rimarranno a lungo.
Noi continuiamo a combattere, ritorniamo nel bosco e qui vengo preso in pieno elmetto da un cecchino.
La plastica dell'elmetto e la potenza del pallino mi fanno scoppiare le orecchie e cadere all'indietro per lo spavento prima ancora di dire "HIT".
Procediamo ancora assieme a Cortez e la sua squadra di Estoni, agli israeliani del nostro plotone ed altra gente.
Ci mandano a prendere una collina.
Ingaggiamo ed iniziano ad arrivare mezzi NAF.
Ad ogni passaggio io che sono vicinissimo alla strada mi devo tuffare in un fosso onde nascondermi.
Saliamo un piccolo assembramento di rocce per aggirare la posizione, quando sentiamo davanti a noi delle raffiche.
Poco dopo Giovanin urla che i civili sparano e sono ostili.
Loro stanno scappando davanti a noi ma oggettivamente ogni tanto sparano e sono armati.
Li inseguiamo per le rocce fino a che ad un certo punto urlando il nostro orgoglio di poldaviani e di montanari carichiamo come se i nostri schioppi fossero delle picche.
I civili si disperdono, ma noi vediamo una casetta con due civili vicino.
Vi arriviamo quatti quatti ed aggirandola scopriamo due civili nella vicina area respawn ed una tenda.
Ancora più bella, però, è la vista sotto di noi.
Il campo dei civili!!!
Una decina di tende con degli ignari civili che cucinano su di una griglia, a distanza di tiro sotto la nostra collina.
L'RPK di Giovanin, più almeno altre 4 ASG, si dilettano in un glorioso massacro.
Qualche civile prova ad uscire armato dalla tenda od ad arrivare dalla loro parte del campo un pò più sopraelevata e fuori dalle nostre gittate, ma inutilmente.
Dopo poco di nuovo girano le loro schiene ai nostri fucili mentre i due civili nell'area Respawn allargano la stessa preparandosi ad accogliere numerosi colpiti.
C'è, in mezzo alle rocce, una singola tenda.
Io assieme ad altri la circondiamo, schioppi puntati, mentre Peppo intima agli abitanti di uscire.
Dopo un paio di minacce esce un'altro sbronzo a cui rivolgiamo alcune domande come il loro rapporto con NAF e Zansian e la posizione dei loro campi.
Una volta concluso, lo lasciamo andare a pisciare mentre continuiamo ad andare avanti.
Dopo un pò ingaggiamo la NAF, che diventa sempre più numerosa.
Uno spagnolo pazzo urla e sbraita ai suoi uomini, che se prima erano un pò, adesso diventano veramente troppi.
Da dietro alcuni civili tornano desiderosi di vendetta, cui si aggiungono anche degli Zansian.
Presi da ogni lato, veniamo eliminati.
Una volta morti, scopriamo che paralleli a noi erano venuti anche gli israeliani, un gruppo di filippini e credo pure Cortez.
Moletta viene curato da un medico NAF che non si accorge che fa parte della fazione avversa (LOL), ma non ritorna in vita per bontà.
Scopriamo anche che siamo arrivati a 400 metri dal campo NAF facendo uscire praticamente tutti e causando un gran casotto.

Ritorniamo a casa, fine della prima giornata.

Iniziamo a fare conoscenza meglio con Cortez e finalmente Obi-san, il nostro comandante di compagnia.
Ci spiegano cosa faremo domani, dove, e da che ora in poi saremo liberi.
Nonostante la libertà promessa e le congratulazioni per l'assalto al campo NAF ed ai civili, ci sconsigliano di ripetere l'esperienza.

Ripartiamo senza il nostro comandante di plotone, ormai praticamente adottati da Cortez.
Subiamo di nuovo un'imboscata decisamente molesta e veniamo asfaltati.
Buccaro rimane a lungo morto e così può farsi raccontare la storia della sua vita da Cortez, che è sì un estone, ma etnicamente russo, cosa che lo obbliga a vivere come una sorta di apolide poiché gli estoni non ne gradiscono la presenza dopo la loro annessione/occupazione da parte dell'URSS.
Questo spiega la loro inusuale socievolezza!!! ^_^
Arriviamo comunque al bunker da proteggere e lì rimaniamo e lungo ad attendere i nostri compagni israeliani mentre ci curiamo in un ospedale da campo allestito dal 5° Fanteria e parlottiamo con gli italiani che ne fanno parte.
Ci riuniamo finalmente ad altra gente e creiamo una colonna fino a quando la punta della colonna cade in un altra imboscata.
Ci muoviamo a sinistra, ma presto ci dividiamo in due tronconi.
Rimaniamo indietro io, Gio, King, Giovanni, Moletta ed un altro FDN.
La Minimi di Giovanni si ferma e viene sistemata da King.
Mentre loro due la riparano veniamo circondati da una cattivissima orda di NAF mista di tedeschi e francesi e nonostante io, Giovanin e Moletta ci piazziamo dietro una fitta siepe, veniamo sommersi da secchiate di pallini.
Escluso Moletta, subiamo pure una Knife-Kill una volta feriti a terra.
Più giù il resto del gruppo rimane nascosto fino all'ultimo e, alzandosi in simultanea crea un bel vuoto nei ranghi NAF.
Questione solo di tempo, però, affinché la NAF sommerge anche i restanti valorosi poldaviani con la propria soverchiante potenza di fuoco.
Ritorniamo indietro e veniamo riassociati agli israeliani che ci comandano.
Veniamo inviati su di un punto, lo catturiamo con una manovra egregia ad una pattuglia di Zansian.....per venire raggiunti dagli israeliani che camminano tranquilli per strada!
Una volta lì, ci fanno formare un perimetro difensivo mentre sbevazzano, mangiucchiano e si grattano le natiche.
Decidono di lasciare il comando ad Ervin e gli comunicano che dobbiamo andare alla "Wind Power Station".
Si tratta semplicemente di una pala eolica in cima ad una montagna.
Noi facciamo un giro decisamente largo, attraversando prima delle paludi e poi arrampicandoci su per le rocce dietro la pala.
Ci riposiamo dalla fatica fatta e troviamo altri poldaviani in cima.
La Crew arriva sui suoi Quod e lancia un bombardamento sulla posizione.
Noi tutti ci lanciamo giù per le rocce nascondendoci tranne Quintus che "esplode in mille pezzi".
Il panorama è indescrivibile, e le foto spero potranno dimostrarlo.
Gli israeliani non avevano anfibi per le paludi e si sono bagnati i piedini....ci comunicano che hanno tutti finito contemporaneamente le proprie batterie e devono tutti tornare a ricaricarle al campo.... :rolleyes:
Ormai sempre più consci del fatto che il nostro comandante di plotone non è proprio il massimo, prendiamo l'iniziativa e ce ne andiamo per i fattacci nostri.
Ingaggiamo in un incrocio dove un allegro membro dell'altra squadra di israeliani in plotone con noi si prodiga in un "Italieeni avantiii!".
Noi avanziamo, con un pò di perdite, ma alla fine l'incrocio è strappato agli Zansian.
Ritorniamo al campo.
La sera veniamo raggiunti da Buccaro che, a guisa di figliol prodigo, ha deciso di rientrare dalla "Brigade Recon Force" e se n'è tornato all'ovile.

Il giorno dopo ripartiamo con Cortez e stavolta Obi-San.
Vediamo qualcuno a sinistra, qualcuno chiede se sono Poldaviani, la risposta è sì.
Giovanin chiede se ne sono sicuri, la risposta è una raffica che tira giù parecchi dei nostri.
Comincia l'ingaggio e molti vengono colpiti.
Decidiamo di continuare e lasciare Buccaro a morire dissanguato. :P
Gli Zansian sono comunque eliminati.
Rincasiamo al campo e veniamo prelevati per una missione nelle "Aree Fuori-Mappa".
Veniamo caricati su due corriere e portati là.
Subiamo un briefing cazzuto da parte di un norvegese cattivissimo in cui ci dicono che dobbiamo entrare in questo edificio protetto da un muro aprendolo con un ingegnere.
Visto che sono l'unico ingegnere presente chiedo e mi assicurano che mi basta aprire la porta.
L'alternativa è scovare buchi od arrampicarsi.
Veniamo messi sotto la guida del buon Steiner.
L'obiettivo è recuperare uno scienziato, gli ordini sono di sparare a tutto tranne che ai civili disarmati.
Assaltiamo l'edificio, vengono lanciati dei fumogeni davanti alla porta e dopo un pò arrivo.
C'è proprio Steiner con me ed io vado in panico perché ci sono due corde ed una cintura di cuoio collegati ad un lucchetto.
Il coltello ce l'avrei ma provo a slegare le corde, allora Steiner mi presta il suo coltello da super-operatore e via taglio tutto di fretta.
Anche troppa fretta, poiché mi taglio un pò il pollice ed inizio a sanguinare come un pollo. :D
Provo a spalancare una delle due ante ma questa si blocca e mi ci schianto sopra.
Steiner parte correndo seguito dagli svizzeri (in teoria tutti ex-poliziotti o poliziotti) che ci spintonano e si preparano ad entrare tutti con la loro pistola estratta.
Io non so come chiudere il coltello e non posso metterlo aperto da qualche parte temendo di tagliuzzarmi ancora.
Giro per un pò ciucciandomi il dito, provo a sparacchiare, vengo colpito, un medico mi cura e nota il mio sanguinamento... mi propone una benda in più ed accetto.
Bendo il dito e provo a chiudere il coltello.
Niente non capisco come cazzo si fa.
Parto avanti, aggiriamo le grosse barche in secca attorno all'edificio (credo fosse una sorta di cantiere navale abbandonato).
Mi riunisco con King, Buccaro ed altri.
Loro trovano un buco nel muro e ci entrano assieme ad uno scandinavo pensando di fare un qualche giro.
Purtroppo per loro questo invece non li porterà a nulla.
Io mi accorgo di aver perso il coltello, torno indietro a cercarlo riscuotendo anche l'aiuto di un gentile gigante biondo della Berget Crew.
Faccio per ritornare indietro quando incontro la mia squadra che stava tornando indietro a cercarmi, poiché tutti erano già alle corriere.
Al povero Steiner ho perso il coltello. :(
A missione conclusa Cortez ci dice di dormire perché vorrebbero spedirci dalle 3 alle 9 a sorvegliare i silos missilistici rilevati grazie allo scienziato.
Il tempo, bello fino ad allora peggiora rapidamente con pioggia, temperature molto basse e raffiche imperiose di vento.
Contrattiamo un pò per andare a sorvegliare il sito dalle 6 alle 9.
Intorno alle 4 Cortez entra in tenda e ci dice che il Berget ha cancellato la missione.
Dal Debriefing scopriremo che gli zappatori che sorvegliavano la posizione non sono riusciti a stare lì oltre le 3 rischiando l'ipotermia, e sono rientrati come anche un altro gruppo poldaviano.
Una volta rientrati, hanno scoperto che la fazione avversaria era in Off-Game da almeno 3-4 ore e lo sarebbe restata fino al mattino.
Nonostante questa triste storia, il giorno dopo, mentre diversi fanno i bagagli, noi ci riuniamo nella piazzola fangosa del campo e veniamo arringati dal nostro capoccia col megafono.
Dobbiamo catturare la città e poi scortare un camion con un missile balistico fino alla posizione da cui potrà lanciare contro Zansia una testata nucleare.
I combattimenti sono lunghi, noi facciamo i nostri danni ma veniamo eliminati completamente ben due volte.
Giovanin e Buccaro sono per conto loro non si sa ben dove, ma sempre sul fronte.
Il camion viene fatto esplodere dagli Zansian, la NAF nello scontro si è vista decisamente poco.

Rincasiamo, riempiamo il furgone, smontiamo tutto e ci docciamo per passare la serata ad Harnosand dopo un allegro Beer Party a fare conoscenza con un gruppo di allegri bevitori finnici e con i due ormai noti Cortez ed Obi-san.
Ci spostiamo in città ove continuiamo a bere innamorandoci delle bellezze locali.


Che dire.....compagnia ottima, comando non sempre....il nostro numero e la nostra iniziativa ci hanno regalato un Berget bellissimo, nonostante vi siano stati dei problemi visibili in gioco e clamorosamente evidenti leggendo i Debriefing degli altri partecipanti.
Tutti si sono detti entusiasti e pronti a partecipare l'anno prossimo.
Personalmente spero che la tesi non mi limiti come per il Berget dell'anno scorso.
Ma chi potrà, ci vada assolutamente!


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view post Posted on 3/11/2012, 00:49

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steyromane
view post Posted on 3/11/2012, 15:33




FIGOOOOO!!!

tipo il video che dovrebbe fare erbin!! :P


guardate dai minuti 00:46, 02:13 e 6:10 siamo noi!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
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suman
view post Posted on 5/8/2013, 08:47




Per me sara' sempre difficile partecipare a questo evento, ma sicuramente alcuni di noi possono di sicuro! :))
 
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3 replies since 23/10/2012, 20:24   194 views
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