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Overload - Operazione Chosen Path (Debriefing e foto), 28-29 Settembre 2012, Sibiu (Romania)

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view post Posted on 23/10/2012, 19:18

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Eccovi serviti col nostro debriefing; di foto ne ho molte poche perché le ho cancellate quasi tutte per sbaglio...


-Debriefing lungo
-FAQ
-Regolamento/svolgimento
-Conclusioni/impressioni
-Foto

DEBRIEFING LUNGO

Qualche controllo veloce del tragitto sul PC di Giovanin per la strada+colazione e partiamo per le 7.
Arriviamo più o meno verso ora di pranzo poco prima di Budapest, ho un colpo di sonno e decidiamo di fermarci e mangiare (io dormo una mezzoretta).
Ripartiamo ed attraversiamo la tristezza infinita che è l'Ungheria. Piatta e triste.
Arriviamo vicino al confine e tutto degrada: l'autostrada finisce nel nulla, camion ovunque e strade non proprio ottime.
Entriamo in riserva e NON ci sono pompe di benzina per 150 Km buoni.
Compro la vignetta rumena e chiediamo informazioni per dove trovare una pompa, facciamo benzina e poi arriviamo alla dogana.
Veniamo fermati dai poliziotti rumeni che ci chiedono dove andiamo e danno un occhio a libretto e documenti.


Arriviamo alla prima grande città, cioé Arad.
Si tratta di uno snodo ferroviario dove millemila camion arrivano a scaricare/caricare i loro container. Facciamo 6 Km in 2 ore.
Da lì partiamo e raggiungiamo, dopo uno straziante viaggio su di una statale sui monti (fra sorpassi
allucinanti e musica rumena che personalmente ho trovato abbastanza orecchiabile) arriviamo a Sibiu.
In Romania praticamente non esiste la segnaletica stradale: ogni tragitto preparato ed anche le mappe sono molto difficili da utilizzare per giungere a destinazione.
Questo ci obbliga a disturbare Joan ripetutamente per trovare il posto: per fortuna molto gentilmente viene a prenderci anche se l'ora è tarda.

Arriviamo comunque alla base e ci piazziamo nel nostro campo: totale del viaggio 18 ore ca.
Prima notte: dormita tranquilla e sveglia al mattino per chek-in e test Joule.
Il Type89 non va ed uso l'MP5 Marui di scorta di Luca.
Qui conosciamo Emigrato e ci prepariamo.
Il nostro campo è costituito da due accampamenti posti lungo una strada.
Il Debriefing iniziale ci conferma che non siamo più di 90/100 persone e viene tenuto in rumeno.
Noi quattro italiani costituiamo la squadra "Omega 1" del Battaglione Omega: Emigrato "Squad Leader" ed io come medico.
Partiamo per una Recon: prima ci comunicano che dobbiamo trovare un pilota abbattuto, dopodiché ci fanno piazzare su di un incrocio chiedendoci di sorvegliarlo per tendere un'imboscata ad ostili.
Dopo un pò di tempo ci fanno muovere ancora per contattare una fazione indipendente ma veniamo ingaggiati da squadre avversarie.
Dei debolissimi bb mi colpiscono e muoio. Vengo raggiunto dall'altro medico ma la mia diagnosi è letale.
Chiedo dove trovare un respawn (non avevo capito che si respawnava soltanto alla base) e mi incammino.
Faccio si e nò 400/500 metri ed il buio ormai è minaccioso.
Indietreggio e mi piazzo vicino a Giovanin che semina morte da un cespuglio.
Emigrato spara a Luca per errore e dopo poco rincasiamo lentamente verso la base assieme ad altri 4 rumeni colpiti.

Ci viene chiesto di essere alle rovine davanti alla base per le 22:30 per respingere un attacco.
L'attacco comincia e viene respinto seppur con alcune perdite (io stesso diagnostico a Giovanin una ferita letale).
Dopo i primi due mezzi le ondate di attaccanti diminuiscono man mano ed iniziamo a rientrare.
Qui abbiamo un ingaggio con un avversario giunto fin dentro al nostro campo che ha ucciso Joan con una Knife-Kill e con qualche altro avversario che giunge molto vicino al campo sotto il nostro.
Luca ed Emigrato vanno a dormire perché alle 4 si parte per assaltare il campo avversario. Io e Giovanin saltiamo restando svegli più a lungo per eventuali attacchi notturni al campo e per dormire in maniera continuativa fino a più o meno le 8/9 di mattina.
La mattina si riparte e si inizia a perlustrare un'area alla ricerca di un contenitore blu.
Il contenitore viene trovato da altri e noi attacchiamo un fiume difendendolo poi con un cordone difensivo.
Due ingaggi di media entità ed Emigrato muore nel primo, torna alla base e si ricongiunge con noi poco prima della missione successiva.
Veniamo "raccolti" da una colonna dei nostri che sale sulle colline e poi su di una strada secondaria per giungere poco sopra al campo avversario.
Ci muoviamo lentamente ed evitiamo gli ingaggi: giungiamo presso delle strutture vicinissime al loro campo dove l'ingaggio diventa inevitabile.
Provo a curare un giocatore saltando in un fosso ma un avversario sbuca dal bosco e mi impallina in testa.
Dopodiché muoiono Luca ed Emigrato.

Una volta morto col mio giubbetto raggiungo Emigrato per aspettare la sua morte e poi quella di Luca.
Rientrando al campo ci parlano di una battaglia finale, in una piccola radura con i due schieramenti posti di fronte: sia perché arriviamo tardi al campo sia perché già pensiamo a come sistemare il necessario per il viaggio di ritorno decidiamo di saltare.

Dopodiché io ed Emigrato raggiungiamo le macchine ed andiamo al party: qui ci tocca a tutti un cestino di pane, una bibita, un qualcosa dalla griglia e delle patatine comprese nel buono pasto ricevuto col biglietto.
Rimaniamo a fare socialità con gli altri giocatori e veniamo a sapere che gli altri stranieri dell'evento erano olandesi nell'altra fazione che risiedono però in Romania.
Emigrato ci abbandona e noi facciamo conoscenza di qualche Brandy e birra locale più un giovane rumeno di una squadra di Bucarest molto interessato a giocate di questo tipo.
Joan ci saluta, ci parla un pò del prossimo anno e ci lasciamo.

16 ore di viaggio, partendo per le 4:40/5 del mattino e siamo tutti di nuovo in Friuli.
Emigrato ci segue fino ad un pò prima di Budapest e continuiamo a scambiare amichevoli chiacchiere su eventi futuri come Berget e Border War.


-FAQ

Provo a precedere domande e perplessità.
-La lingua è un problema?
-In gioco la maggioranza sapeva l'inglese base od almeno un discreto italiano: aggiungete il fatto che per giocare a SA non servono grandi discorsi e che il rumeno permette di intuire almeno l'argomento della conversazione e capirete che era facile capirsi.

-Il viaggio?
Il viaggio è stato una anabasi: lungo, snervante, con limiti di velocità indegni. In Ungheria e Slovenia l'euro è comunemente accettato, mentre in Romania si cambia in Lei.
Considerando che con un pieno si arriva a Sibiu e lì si trovano comodi bancomat ove rifornirsi di valuta locale capite che potete anche (come abbiamo fatto noi) partire tranquillamente senza nemmeno cambiare.
A parte il confine Ungheria/Romania privo di pompe di benzina per almeno 100 Km in entrambe le direzioni, ovunque si riesce a comprare la "vignette" per circolare prima di entrare nel paese che la richiede e le pompe si trovano quanto serve.
Le strade rumene non sono in condizioni apocalittiche ma certo non sono buone ed il traffico è pericoloso sia per la quantità che per la guida "sportiva" di molti locali.
Le autostrade slovena ed ungherese sono buone, ma lì come in Romania i limiti di velocità talvolta sono veramente una spina nel fianco ed i controlli incredibilmente rigidi.

-Il costo?
Si è speso tutti fra i 100 ed i 150 euro, TOTALI. Comprensivi di biglietto (fra i 15-20 euro e che include oltre alla partecipazione una tanica con 5 litri di acqua potabile, la patch di fazione, la cena dignitosa di fine game ed un parcheggio sicuro per tutta la durata dell'evento), pedaggi vari, cibi/bevande consumati strada facendo e la benzina.


-Regolamento/svolgimento


Il regolamento è quello del Border War, con numero fisso di medici ogni tot, medico che cura usando una tabella di diagnosi (che comunica se la ferita è letale, lieve con 5 minuti di pausa o severa con 10 minuti di pausa e che indica anche la zona da fasciare) e feriti che possono essere spostati, possono andare al respawn se vogliono e che DEVONO andarci se passano i 10 minuti o se la diagnosi è letale.
I monofilari sono caldamente consigliati ed abbiamo visto soltanto UNA persona con un maggiorato.
Si spara solo con l'ASG in puntamento e la regola mi è sembrato fosse comunemente rispettata.
Le distinzioni fra le fazioni in camo non erano precisissime ma i blu su blu sono stati molto pochi.
Per quanto riguarda i pallini non c'erano questioni/regolette per la ricarica, le quantità trasportabili od altro.
La catena di comando c'era con anche i suoi canali radio: come "rigidità" paragonabile al Berget.
NESSUN problema di comportamento/scorrettezza.


-Conclusioni/impressioni

Esperienza positiva: i partecipanti presenti si sono dimostrate persone e giocatori squisiti, il regolamento era semplice e non ha creato complicazioni.
Non è al livello di raffinatezza di altri eventi (infatti è solo alla seconda edizione), soprattutto per quanto riguarda la divisione in camo che è un pò confusa, ma la base di tutto ciò che serve c'è tutta senza problemi.
Il costo della trasferta è ottimo, il campo molto bello (si tratta di un vallata collinare di un campo di test per carri armati prodotti nella vallata confinante durante i tempi della Guerra Fredda): vi sono alcune rovine/strutture lungo le strade tutte utilizzabili e sicure (non ho visto pozzi né parti pericolanti).
Il campo è una sorta di grosso rettangolo/parallalepipedo che corre lungo le due/tre strade parallele, coi campi messi agli opposti: è attraversato da diversi fiumiciattoli e presenta sia boschi che cespugli, sia pianurette che colline.
La lingua non si è presentata essere un problema, ma non aspettatevi una comunicazione capillare come ad eventi più grandi e più vecchi.

Abbiamo parlato con molti rumeni durante il party a fine-game e secondo noi c'è tutta la passione e l'intenzione di creare un evento interessante e piacevole: c'è della "grezzezza" in certi aspetti ma è imputabile al fatto che l'evento è ancora piccolo e giovane.
Sentendo la descrizione del campo credo possa tranquillamente, nel tempo, aumentare numeri e spazio a disposizione.
Due sono le cose che forse sono negative e sono correlate fra loro:
Durata del game e geografia di quest'ultimo.
La Romania non è comoda da raggiungere, noi non abbiamo trovato autonoleggi che noleggiassero a privati per la Romania, non tutti i GPS hanno le mappe aggiornate, la segnaletica è spaventosamente carente e l'unica autostrada è un tratto lungo 10 Km proprio attorno a Sibiu, mentre il resto è trafficato e non sempre in buone condizioni.
Il campo di gioco è logicamente in un posto isolato e questo peggiora la situazione.
Andando in macchina ma anche con altri mezzi, inoltre, una giornata e mezza + notte forse è troppo poco nonostante la spesa molto ridotta.
Combinando spedizione di materiale con un viaggio aereo low cost fino a Sibiu e completando il tutto con un trasporto noleggiato da Sibiu al campo, soprattutto se spalmando i costi andandoci come gruppo numeroso potrebbero rendere l'evento decisamente più appetibile.

Per me è un SI', condizionato però da come e se ci si riuscirà ad organizzare in maniera molto più comoda per tornare laggiù.
Risolto questo, per me può meritare anche di diventare una presenza fissa nel calendario.

Non abbiamo molte foto, perché purtroppo le ho cancellate quasi tutte per sbaglio:









Questa è la patch della nostra fazione, il Pattani Liberation Army (a me questa patch piace molto).


Alcune foto della festa alla fine.



E qui potete vedere, da sinistra a destra Emigrato, Me, Giovanin (Stealthman89), Joan (The Fucker), organizzatore disponibilissimo e gentilissimo ed il giocatore degli FDN che è venuto con noi in questa folle trasferta (Luca).

 
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