Quella mattina andai a perlustrare la Senna quando una vacca mi investì con astuzia e lungimiranza tali da rendermi così abominevole che anche il tintinnare della voce di Bestiarossa mi fece scaturire imprecando come un satanista teutone. Era ovvio che la vacca voleva prendere parte ad una partita di Curling mentre fuori dal recinto del Tagliamento si svolgeva la solita manifestazione ciclistica; quindi, incazzata, cominciò a prendere grosse borse di pelle di yak ricoperte di tucani sadolesbomasochisti arancioni e foresti. Allorché Molletta, detto l'oracolo filisteo, constatò che mancavano diversi triceratopi omofobi alla collezione saudita di Gheddafi, percui andò nello scompartimento stagno dove iniziò a raccontare alcuni aneddoti sconci su quel sadolesbomasuchista di Recep Tayyip Erdogan, quindi, soggiogato da duemila montenegrini arrapati, finì per azzannare povero Albero. Il suo elefantino, chiamato Fabrizio, si nascondeva dentro la latrina posizionata malauguratamente vicino alla cucina brulicante di cefalee spastiche dinamiche protozoiche e lesbiche, che vendevano chimichurri toscano avariato, quando Starsky improvvisò un siparietto burlesque decisamente altolocato e avvenente a manetta, mentre Zutroy si sparava pere salate in padella con tantissimo curry proveniente dalla Siberia imberlata e facinorosa. Intanto Bender indiscutibile azzeccagarbugli urlava paradigmi sconnessi eccitando la first lady Nigeriana "bigbamboo", intenta a imbastire un bunga-bunga con Berlusconi il mega cavaliere galattico, quando, ad una svolta trovò il flauto anale parabolico di Cudini rotto; Allorciò decise di asserire che divulgare una cornucopia tale era indiscutibilmente eretico ed enigmatico. Rudy, intanto, decise che era troppo zingaro per provare i pizzoccheri squamati selvatici del sud Africa, quindi decise contro la liberalizzazione immediata della bresaola armena, visto che sarebbe stata inutile nella prigione federale della Pennsylvania precoloniale, troppo dura per poter immaginare di scappare saltellando a scatti
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