Hot Shots SoftAir Team - Forum - Friuli V.G. COT CNE FTHr  member

Posts written by GrombrindalPara

view post Posted: 19/12/2012, 12:41 [VENDO] giochi per 360 - Mercatino
Già finito Assassin's oppure è stato un pacco?
view post Posted: 22/11/2012, 09:20 Torneo Naonian febbraio 2013 - Generale
Ciao!

Ho spostato la discussione in generale, poiché Tramonti non è ancora una naziona straniera! :P

Detto ciò, ti ringraziamo per l'invito, è sempre un piacere! :)
view post Posted: 6/11/2012, 22:31 AKMS Kalash - Mercatino
MIO.

Alla prima partita/riunione "sbrighiamo le pratiche".
view post Posted: 23/10/2012, 20:56 Border War 4 (Debriefing e foto) - Eventi Esteri
Qui sotto ci saranno il Debriefing di Nemesis e degli altri e la galleria fotografica dell'evento.

Edited by Predatormiao - 24/10/2012, 14:21
view post Posted: 23/10/2012, 20:42 Berget 6 (Galleria fotografica) - Eventi Esteri
l'auto dei contrabbandieri\banditi... bellissima e tamarrissima!
(IMG:https://i285.photobucket.com/albums/ll43/Bl...Immagine025.jpg)

la stessa con filippo che fa una faccia "alla Moletta"
(IMG:https://i285.photobucket.com/albums/ll43/Bl...Immagine026.jpg)

il temibile italico cammina nel campo mercenario...
(IMG:https://i285.photobucket.com/albums/ll43/Bl...Immagine027.jpg)
(IMG:https://i285.photobucket.com/albums/ll43/Bl...Immagine029.jpg)

Gli spagnoli:
Il Segu (a dx) e Matt Damon (a sx)
(IMG:https://i285.photobucket.com/albums/ll43/Bl...Immagine030.jpg)

il fanta davanti alla baracca dell'organizzazione Berget...
(IMG:https://i285.photobucket.com/albums/ll43/Bl...Immagine031.jpg)

auto mercenaria
(IMG:https://i11.photobucket.com/albums/a185/cou...in/IMG_6390.jpg)

carro lanciarazzi
(IMG:https://i11.photobucket.com/albums/a185/cou...in/IMG_6438.jpg)

separatisti... questi erano duri... nfatti han vinto loro!
tutti finnici
(IMG:www.wcas.fi/B6/pic14.jpg)
qui montano il missile che hanno fottuto a noi e con cui poi hanno vinto...
(IMG:www.wcas.fi/B6/pic13.jpg)
(IMG:www.wcas.fi/B6/pic12.jpg)
questo biondino è uno di quelli che ci ha fatto prigionieri quando siamo andati a infiltrarci in 8 nel loro campo...
(IMG:www.wcas.fi/B6/pic11.jpg)
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(IMG:www.wcas.fi/B6/pic3.jpg)
(IMG:www.wcas.fi/B6/pic1.jpg)

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view post Posted: 23/10/2012, 20:37 Berget 7 (Galleria fotografica) - Eventi Esteri
http://static.photobucket.com/flash/rss_sl...2009%2Ffeed.rss


Cliccate pure sul link per visualizzare le foto, che sono ancora tutte su Photobucket.

Edited by Predatormiao - 24/10/2012, 13:55
view post Posted: 23/10/2012, 20:24 Berget 10 - Final Strike (Debriefing e foto) - Eventi Esteri
Prima di avventurarmi nel mio personale debriefing, una breve introduzione.
1:
La Storyboard.
In un paese lontano lontano, noto come Poldavia, vi sono dei separatisti (la NAF) che vogliono rendersi indipendenti dal governo poldaviano.
Essi vengono supportati dalle forze militari di un piccolo paese confinante (Zansia).
La città di Janco si trova piena di civili ed è protetta dalle truppe ONU.
I poldaviani sterminano le truppe ONU, rinchiudono i civili di Janco nella chiesa del paese e la fanno saltare.
Le truppe NAF scappano a Zansia.
Questa è la Storyboard del Berget 9, quello dell'anno scorso.
Questo Berget 10 si apre con le truppe poldaviane che penetrano in Zansia intenzionate a fare una strage.
I Poldaviani hanno fascia rossa e mimetismi "Woodland".

I NAF fascia blu e mimetismi desertici.

Gli Zansian fascia gialla e verdone.

I civili hanno fascia verde/bianca e sono vestiti o stile contractor oppure da buffoni.



2:
Chi siamo, dove siamo, chi sono i personaggi salienti.
Gli FDNHS sono la 3°Squadra del 2°Plotone della 3° Compagnia del 3°Montanari della fazione Poldaviana.
Questo significa che abbiamo sopra di noi un comandante di plotone, uno di compagnie e quello di battaglione (cioé quello dell'unità che è il 3° Montanari).

Il comandante del nostro plotone è "DODO".
Il nome di battaglia non verrà smentito.
Qui potete vederlo mentre tiene un Briefing ai comandanti di squadra.
E' quello al centro con Bonnie ed occhiali da sole.


Il nostro comandante di Compagnia con il suo secondo.
Il comandante è Obi-san ed è quello a destra (no, non è stato sempre in Kilt ma se l'è messo solo per la battaglia finale), mentre il secondo è "Cortez" ed è lo smilzo a sinistra.


Il nostro comandante di Battaglione.


Il mitico Steiner. Uno svizzero tedesco che ci è stato affidato come comandante durante l'assalto CQB in un area "fuori-mappa".




NOTA BENE: Potrei benissimo sconvolgere l'ordine cronologico degli eventi, se faccio errori fatemelo presente, sennò pazienza, il succo è pur sempre quello.

E con questi chiarimenti, possiamo cominciare.
Partiamo raccogliendo la roba di tutti e mettendola sul furgone sabato mattina/pomeriggio.
I fucili senza valigia creano un pò di preoccupazione che viene mitigata dall'utilizzo di una cassa da parte di Giovanin.
Partiamo col furgone e cominciamo il lungo viaggio.
Ci fermiamo a Stoccolma e poi ad Harnosand per la notte, dormendo all'adiaccio al confine fra Danimarca e Germania.
Iniziamo a testare i fucili e dobbiamo rimediare ad alcune mancanze mettendoci di nostro batterie e caricatori che nelle valigie mancano (senza parlare dei fucili "sciolti").
La sera arrivano Quintus e Giovanni che si piazzano in tenda per dormire.
Arrivano gli altri: fanno il Booking, montano la tenda che è un pò pericolante, fanno il test ai fucili rimasti per "problemi tecnici".
Montiamo un telo fra la tenda principale ed un'altra piccola tenda per le ASG.
Un'altra tenda ancora conterrà le cibarie.
Si comincia a presentarsi al nostro comandante di plotone.
Il nostro plotone è costituito da tre squadre: la nostra più due di israeliani.
Ervin è il nostro capo-squadra con Moletta come secondo.
Grillo e Moletta sono i medici, io l'ingegnere.
Il nostro comandante di plotone ha richiesto espressamente di sapere quanti supporti/sniper/ingegneri/medici abbiamo per squadra.
E poi è un israeliano, sarà certo cazzuto!
Comincia ufficialmente il berget, noi veniamo allineati per ascoltare il discorso del comandante della nostra unità, che ha deciso di bere qualche bicchiere di troppo.
Fa anche ridere per un sua più o meno riuscita battuta.

Ci fanno partire, due colonne ai lati della strada, un sacco di gente, ogni tot ci si ferma e ci si butta nei boschi a lato.
Spesso delle staffette che non invidio portano notizie dal fondo alla cima della colonna.
Sento per la prima volta i rumori dei bombardamenti (fatti con petardi) mentre punto lo schioppo nella buia e fitta foresta svedese.
Dire suggestivo è dire poco.
Dopo un pò, però, inizia a diventare ripetitivo, ci si ferma ogni due minuti puntando il nulla.
A breve ci fanno fare dietro-front per una presenza avversaria non bene specificata.
Il piano iniziale era di creare una linea in mezzo alla mappa per fermare un'assalto Zansian.
Non so quanto questo piano abbia retto nel tempo.
Seguiamo gli israeliani fino ad una salita rocciosa dove li perdiamo di vista.
La nostra squadra inizia a scendere verso un incrocio dove incrociamo dei timidissimi meccanizzati appiedati e prendiamo l'iniziativa di ripulire la zona.
Perdite poche, notiamo anche dei NAF.
Uno di loro suona la ritirata con una trombetta, mentre Ghost sprofonda in una palude.
Vaghiamo un pò a caso finché non ci riuniamo coi russi del nostro battaglione.
C'è anche il nostro comandante di battaglione cui chiediamo ordini.
Ci comunica che sa che siamo dispersi da un pò e che se abbiamo voglia possiamo seguirlo sennò fotterci. :o:
Tipica socialità russa.
Li seguiamo per un pò, finché ad un altro incrocio dei meccanizzati NAF sgommando ci attaccano in rapidità.
Ci infiliamo nei boschi mentre i russi urlanti passano all'attacco e con il BAVS (sistema anti-veicolo tipo ARF) fanno pure saltare un mezzo.
Le urla grezze dei russi concludono la nottata.
Noi prima di appisolarci cuciniamo la prima pasta, buona abitudine che terrà per tutte le sere.
Il giorno dopo torniamo dal nostro "DODO" che ci comunica che partiremo più tardi e che dopo averci persi loro si sono persi per la mappa e non hanno nemmeno ingaggiato.
Veniamo comunque arruolati dal buon Cortez che ci porta verso un punto con altra gente della Compagnia.
DODO e compagni rimangono a cucinare cibarie al campo.
A causa del vento onnipresente Giovanin passa dall'M700 all'RPK e guadagniamo un supporto.
Subiamo un'imboscata Zansian ma contrattacchiamo.
Io ed Ervin finiamo un pò troppo avanti ma Ervin fa strage ed io probabilmente faccio il mio primo colpito del Berget.
Ovviamente appena arrivano i pallini io me la svigno ed Ervin rimane a terra.
Gironzolo dando copertura da dietro gli alberi per assicurare la cura di vari feriti ed il nostro Corte è lì con noi assieme ad altri suoi uomini.
Dopo un pò decidiamo di ripiegare e leccarci tutti le ferite, assieme al Cortez.
Viene fatto prigioniero uno Zansian e mi viene mollato lì.
Io lo mollo a Moletta che lo porta a Cortez (presumo).
Luca Fifi e Quintus sono dispersi e tali rimarranno a lungo.
Noi continuiamo a combattere, ritorniamo nel bosco e qui vengo preso in pieno elmetto da un cecchino.
La plastica dell'elmetto e la potenza del pallino mi fanno scoppiare le orecchie e cadere all'indietro per lo spavento prima ancora di dire "HIT".
Procediamo ancora assieme a Cortez e la sua squadra di Estoni, agli israeliani del nostro plotone ed altra gente.
Ci mandano a prendere una collina.
Ingaggiamo ed iniziano ad arrivare mezzi NAF.
Ad ogni passaggio io che sono vicinissimo alla strada mi devo tuffare in un fosso onde nascondermi.
Saliamo un piccolo assembramento di rocce per aggirare la posizione, quando sentiamo davanti a noi delle raffiche.
Poco dopo Giovanin urla che i civili sparano e sono ostili.
Loro stanno scappando davanti a noi ma oggettivamente ogni tanto sparano e sono armati.
Li inseguiamo per le rocce fino a che ad un certo punto urlando il nostro orgoglio di poldaviani e di montanari carichiamo come se i nostri schioppi fossero delle picche.
I civili si disperdono, ma noi vediamo una casetta con due civili vicino.
Vi arriviamo quatti quatti ed aggirandola scopriamo due civili nella vicina area respawn ed una tenda.
Ancora più bella, però, è la vista sotto di noi.
Il campo dei civili!!!
Una decina di tende con degli ignari civili che cucinano su di una griglia, a distanza di tiro sotto la nostra collina.
L'RPK di Giovanin, più almeno altre 4 ASG, si dilettano in un glorioso massacro.
Qualche civile prova ad uscire armato dalla tenda od ad arrivare dalla loro parte del campo un pò più sopraelevata e fuori dalle nostre gittate, ma inutilmente.
Dopo poco di nuovo girano le loro schiene ai nostri fucili mentre i due civili nell'area Respawn allargano la stessa preparandosi ad accogliere numerosi colpiti.
C'è, in mezzo alle rocce, una singola tenda.
Io assieme ad altri la circondiamo, schioppi puntati, mentre Peppo intima agli abitanti di uscire.
Dopo un paio di minacce esce un'altro sbronzo a cui rivolgiamo alcune domande come il loro rapporto con NAF e Zansian e la posizione dei loro campi.
Una volta concluso, lo lasciamo andare a pisciare mentre continuiamo ad andare avanti.
Dopo un pò ingaggiamo la NAF, che diventa sempre più numerosa.
Uno spagnolo pazzo urla e sbraita ai suoi uomini, che se prima erano un pò, adesso diventano veramente troppi.
Da dietro alcuni civili tornano desiderosi di vendetta, cui si aggiungono anche degli Zansian.
Presi da ogni lato, veniamo eliminati.
Una volta morti, scopriamo che paralleli a noi erano venuti anche gli israeliani, un gruppo di filippini e credo pure Cortez.
Moletta viene curato da un medico NAF che non si accorge che fa parte della fazione avversa (LOL), ma non ritorna in vita per bontà.
Scopriamo anche che siamo arrivati a 400 metri dal campo NAF facendo uscire praticamente tutti e causando un gran casotto.

Ritorniamo a casa, fine della prima giornata.

Iniziamo a fare conoscenza meglio con Cortez e finalmente Obi-san, il nostro comandante di compagnia.
Ci spiegano cosa faremo domani, dove, e da che ora in poi saremo liberi.
Nonostante la libertà promessa e le congratulazioni per l'assalto al campo NAF ed ai civili, ci sconsigliano di ripetere l'esperienza.

Ripartiamo senza il nostro comandante di plotone, ormai praticamente adottati da Cortez.
Subiamo di nuovo un'imboscata decisamente molesta e veniamo asfaltati.
Buccaro rimane a lungo morto e così può farsi raccontare la storia della sua vita da Cortez, che è sì un estone, ma etnicamente russo, cosa che lo obbliga a vivere come una sorta di apolide poiché gli estoni non ne gradiscono la presenza dopo la loro annessione/occupazione da parte dell'URSS.
Questo spiega la loro inusuale socievolezza!!! ^_^
Arriviamo comunque al bunker da proteggere e lì rimaniamo e lungo ad attendere i nostri compagni israeliani mentre ci curiamo in un ospedale da campo allestito dal 5° Fanteria e parlottiamo con gli italiani che ne fanno parte.
Ci riuniamo finalmente ad altra gente e creiamo una colonna fino a quando la punta della colonna cade in un altra imboscata.
Ci muoviamo a sinistra, ma presto ci dividiamo in due tronconi.
Rimaniamo indietro io, Gio, King, Giovanni, Moletta ed un altro FDN.
La Minimi di Giovanni si ferma e viene sistemata da King.
Mentre loro due la riparano veniamo circondati da una cattivissima orda di NAF mista di tedeschi e francesi e nonostante io, Giovanin e Moletta ci piazziamo dietro una fitta siepe, veniamo sommersi da secchiate di pallini.
Escluso Moletta, subiamo pure una Knife-Kill una volta feriti a terra.
Più giù il resto del gruppo rimane nascosto fino all'ultimo e, alzandosi in simultanea crea un bel vuoto nei ranghi NAF.
Questione solo di tempo, però, affinché la NAF sommerge anche i restanti valorosi poldaviani con la propria soverchiante potenza di fuoco.
Ritorniamo indietro e veniamo riassociati agli israeliani che ci comandano.
Veniamo inviati su di un punto, lo catturiamo con una manovra egregia ad una pattuglia di Zansian.....per venire raggiunti dagli israeliani che camminano tranquilli per strada!
Una volta lì, ci fanno formare un perimetro difensivo mentre sbevazzano, mangiucchiano e si grattano le natiche.
Decidono di lasciare il comando ad Ervin e gli comunicano che dobbiamo andare alla "Wind Power Station".
Si tratta semplicemente di una pala eolica in cima ad una montagna.
Noi facciamo un giro decisamente largo, attraversando prima delle paludi e poi arrampicandoci su per le rocce dietro la pala.
Ci riposiamo dalla fatica fatta e troviamo altri poldaviani in cima.
La Crew arriva sui suoi Quod e lancia un bombardamento sulla posizione.
Noi tutti ci lanciamo giù per le rocce nascondendoci tranne Quintus che "esplode in mille pezzi".
Il panorama è indescrivibile, e le foto spero potranno dimostrarlo.
Gli israeliani non avevano anfibi per le paludi e si sono bagnati i piedini....ci comunicano che hanno tutti finito contemporaneamente le proprie batterie e devono tutti tornare a ricaricarle al campo.... :rolleyes:
Ormai sempre più consci del fatto che il nostro comandante di plotone non è proprio il massimo, prendiamo l'iniziativa e ce ne andiamo per i fattacci nostri.
Ingaggiamo in un incrocio dove un allegro membro dell'altra squadra di israeliani in plotone con noi si prodiga in un "Italieeni avantiii!".
Noi avanziamo, con un pò di perdite, ma alla fine l'incrocio è strappato agli Zansian.
Ritorniamo al campo.
La sera veniamo raggiunti da Buccaro che, a guisa di figliol prodigo, ha deciso di rientrare dalla "Brigade Recon Force" e se n'è tornato all'ovile.

Il giorno dopo ripartiamo con Cortez e stavolta Obi-San.
Vediamo qualcuno a sinistra, qualcuno chiede se sono Poldaviani, la risposta è sì.
Giovanin chiede se ne sono sicuri, la risposta è una raffica che tira giù parecchi dei nostri.
Comincia l'ingaggio e molti vengono colpiti.
Decidiamo di continuare e lasciare Buccaro a morire dissanguato. :P
Gli Zansian sono comunque eliminati.
Rincasiamo al campo e veniamo prelevati per una missione nelle "Aree Fuori-Mappa".
Veniamo caricati su due corriere e portati là.
Subiamo un briefing cazzuto da parte di un norvegese cattivissimo in cui ci dicono che dobbiamo entrare in questo edificio protetto da un muro aprendolo con un ingegnere.
Visto che sono l'unico ingegnere presente chiedo e mi assicurano che mi basta aprire la porta.
L'alternativa è scovare buchi od arrampicarsi.
Veniamo messi sotto la guida del buon Steiner.
L'obiettivo è recuperare uno scienziato, gli ordini sono di sparare a tutto tranne che ai civili disarmati.
Assaltiamo l'edificio, vengono lanciati dei fumogeni davanti alla porta e dopo un pò arrivo.
C'è proprio Steiner con me ed io vado in panico perché ci sono due corde ed una cintura di cuoio collegati ad un lucchetto.
Il coltello ce l'avrei ma provo a slegare le corde, allora Steiner mi presta il suo coltello da super-operatore e via taglio tutto di fretta.
Anche troppa fretta, poiché mi taglio un pò il pollice ed inizio a sanguinare come un pollo. :D
Provo a spalancare una delle due ante ma questa si blocca e mi ci schianto sopra.
Steiner parte correndo seguito dagli svizzeri (in teoria tutti ex-poliziotti o poliziotti) che ci spintonano e si preparano ad entrare tutti con la loro pistola estratta.
Io non so come chiudere il coltello e non posso metterlo aperto da qualche parte temendo di tagliuzzarmi ancora.
Giro per un pò ciucciandomi il dito, provo a sparacchiare, vengo colpito, un medico mi cura e nota il mio sanguinamento... mi propone una benda in più ed accetto.
Bendo il dito e provo a chiudere il coltello.
Niente non capisco come cazzo si fa.
Parto avanti, aggiriamo le grosse barche in secca attorno all'edificio (credo fosse una sorta di cantiere navale abbandonato).
Mi riunisco con King, Buccaro ed altri.
Loro trovano un buco nel muro e ci entrano assieme ad uno scandinavo pensando di fare un qualche giro.
Purtroppo per loro questo invece non li porterà a nulla.
Io mi accorgo di aver perso il coltello, torno indietro a cercarlo riscuotendo anche l'aiuto di un gentile gigante biondo della Berget Crew.
Faccio per ritornare indietro quando incontro la mia squadra che stava tornando indietro a cercarmi, poiché tutti erano già alle corriere.
Al povero Steiner ho perso il coltello. :(
A missione conclusa Cortez ci dice di dormire perché vorrebbero spedirci dalle 3 alle 9 a sorvegliare i silos missilistici rilevati grazie allo scienziato.
Il tempo, bello fino ad allora peggiora rapidamente con pioggia, temperature molto basse e raffiche imperiose di vento.
Contrattiamo un pò per andare a sorvegliare il sito dalle 6 alle 9.
Intorno alle 4 Cortez entra in tenda e ci dice che il Berget ha cancellato la missione.
Dal Debriefing scopriremo che gli zappatori che sorvegliavano la posizione non sono riusciti a stare lì oltre le 3 rischiando l'ipotermia, e sono rientrati come anche un altro gruppo poldaviano.
Una volta rientrati, hanno scoperto che la fazione avversaria era in Off-Game da almeno 3-4 ore e lo sarebbe restata fino al mattino.
Nonostante questa triste storia, il giorno dopo, mentre diversi fanno i bagagli, noi ci riuniamo nella piazzola fangosa del campo e veniamo arringati dal nostro capoccia col megafono.
Dobbiamo catturare la città e poi scortare un camion con un missile balistico fino alla posizione da cui potrà lanciare contro Zansia una testata nucleare.
I combattimenti sono lunghi, noi facciamo i nostri danni ma veniamo eliminati completamente ben due volte.
Giovanin e Buccaro sono per conto loro non si sa ben dove, ma sempre sul fronte.
Il camion viene fatto esplodere dagli Zansian, la NAF nello scontro si è vista decisamente poco.

Rincasiamo, riempiamo il furgone, smontiamo tutto e ci docciamo per passare la serata ad Harnosand dopo un allegro Beer Party a fare conoscenza con un gruppo di allegri bevitori finnici e con i due ormai noti Cortez ed Obi-san.
Ci spostiamo in città ove continuiamo a bere innamorandoci delle bellezze locali.


Che dire.....compagnia ottima, comando non sempre....il nostro numero e la nostra iniziativa ci hanno regalato un Berget bellissimo, nonostante vi siano stati dei problemi visibili in gioco e clamorosamente evidenti leggendo i Debriefing degli altri partecipanti.
Tutti si sono detti entusiasti e pronti a partecipare l'anno prossimo.
Personalmente spero che la tesi non mi limiti come per il Berget dell'anno scorso.
Ma chi potrà, ci vada assolutamente!


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view post Posted: 23/10/2012, 19:19 Berget 11 - Iron Walls - Eventi Esteri
CITAZIONE (Miguèl @ 23/10/2012, 20:10) 
Io come già anticipato quest'anno non prenderò il biglietto. Allo stato attuale non credo di riuscire a permettermi sia per tempo che per soldi sia il Border War che il Berget per il 2013. E per il 2013 mi sarebbe interessato provare il Border War
Magari le cose gireranno, e cambierò idea, ma per ora dico di no

Aggiungo ai "problemi" il fatto che sarò di nuovo in tesi e non solo all'università.
view post Posted: 23/10/2012, 19:18 Overload - Operazione Chosen Path (Debriefing e foto) - Eventi Esteri
Eccovi serviti col nostro debriefing; di foto ne ho molte poche perché le ho cancellate quasi tutte per sbaglio...


-Debriefing lungo
-FAQ
-Regolamento/svolgimento
-Conclusioni/impressioni
-Foto

DEBRIEFING LUNGO

Qualche controllo veloce del tragitto sul PC di Giovanin per la strada+colazione e partiamo per le 7.
Arriviamo più o meno verso ora di pranzo poco prima di Budapest, ho un colpo di sonno e decidiamo di fermarci e mangiare (io dormo una mezzoretta).
Ripartiamo ed attraversiamo la tristezza infinita che è l'Ungheria. Piatta e triste.
Arriviamo vicino al confine e tutto degrada: l'autostrada finisce nel nulla, camion ovunque e strade non proprio ottime.
Entriamo in riserva e NON ci sono pompe di benzina per 150 Km buoni.
Compro la vignetta rumena e chiediamo informazioni per dove trovare una pompa, facciamo benzina e poi arriviamo alla dogana.
Veniamo fermati dai poliziotti rumeni che ci chiedono dove andiamo e danno un occhio a libretto e documenti.


Arriviamo alla prima grande città, cioé Arad.
Si tratta di uno snodo ferroviario dove millemila camion arrivano a scaricare/caricare i loro container. Facciamo 6 Km in 2 ore.
Da lì partiamo e raggiungiamo, dopo uno straziante viaggio su di una statale sui monti (fra sorpassi
allucinanti e musica rumena che personalmente ho trovato abbastanza orecchiabile) arriviamo a Sibiu.
In Romania praticamente non esiste la segnaletica stradale: ogni tragitto preparato ed anche le mappe sono molto difficili da utilizzare per giungere a destinazione.
Questo ci obbliga a disturbare Joan ripetutamente per trovare il posto: per fortuna molto gentilmente viene a prenderci anche se l'ora è tarda.

Arriviamo comunque alla base e ci piazziamo nel nostro campo: totale del viaggio 18 ore ca.
Prima notte: dormita tranquilla e sveglia al mattino per chek-in e test Joule.
Il Type89 non va ed uso l'MP5 Marui di scorta di Luca.
Qui conosciamo Emigrato e ci prepariamo.
Il nostro campo è costituito da due accampamenti posti lungo una strada.
Il Debriefing iniziale ci conferma che non siamo più di 90/100 persone e viene tenuto in rumeno.
Noi quattro italiani costituiamo la squadra "Omega 1" del Battaglione Omega: Emigrato "Squad Leader" ed io come medico.
Partiamo per una Recon: prima ci comunicano che dobbiamo trovare un pilota abbattuto, dopodiché ci fanno piazzare su di un incrocio chiedendoci di sorvegliarlo per tendere un'imboscata ad ostili.
Dopo un pò di tempo ci fanno muovere ancora per contattare una fazione indipendente ma veniamo ingaggiati da squadre avversarie.
Dei debolissimi bb mi colpiscono e muoio. Vengo raggiunto dall'altro medico ma la mia diagnosi è letale.
Chiedo dove trovare un respawn (non avevo capito che si respawnava soltanto alla base) e mi incammino.
Faccio si e nò 400/500 metri ed il buio ormai è minaccioso.
Indietreggio e mi piazzo vicino a Giovanin che semina morte da un cespuglio.
Emigrato spara a Luca per errore e dopo poco rincasiamo lentamente verso la base assieme ad altri 4 rumeni colpiti.

Ci viene chiesto di essere alle rovine davanti alla base per le 22:30 per respingere un attacco.
L'attacco comincia e viene respinto seppur con alcune perdite (io stesso diagnostico a Giovanin una ferita letale).
Dopo i primi due mezzi le ondate di attaccanti diminuiscono man mano ed iniziamo a rientrare.
Qui abbiamo un ingaggio con un avversario giunto fin dentro al nostro campo che ha ucciso Joan con una Knife-Kill e con qualche altro avversario che giunge molto vicino al campo sotto il nostro.
Luca ed Emigrato vanno a dormire perché alle 4 si parte per assaltare il campo avversario. Io e Giovanin saltiamo restando svegli più a lungo per eventuali attacchi notturni al campo e per dormire in maniera continuativa fino a più o meno le 8/9 di mattina.
La mattina si riparte e si inizia a perlustrare un'area alla ricerca di un contenitore blu.
Il contenitore viene trovato da altri e noi attacchiamo un fiume difendendolo poi con un cordone difensivo.
Due ingaggi di media entità ed Emigrato muore nel primo, torna alla base e si ricongiunge con noi poco prima della missione successiva.
Veniamo "raccolti" da una colonna dei nostri che sale sulle colline e poi su di una strada secondaria per giungere poco sopra al campo avversario.
Ci muoviamo lentamente ed evitiamo gli ingaggi: giungiamo presso delle strutture vicinissime al loro campo dove l'ingaggio diventa inevitabile.
Provo a curare un giocatore saltando in un fosso ma un avversario sbuca dal bosco e mi impallina in testa.
Dopodiché muoiono Luca ed Emigrato.

Una volta morto col mio giubbetto raggiungo Emigrato per aspettare la sua morte e poi quella di Luca.
Rientrando al campo ci parlano di una battaglia finale, in una piccola radura con i due schieramenti posti di fronte: sia perché arriviamo tardi al campo sia perché già pensiamo a come sistemare il necessario per il viaggio di ritorno decidiamo di saltare.

Dopodiché io ed Emigrato raggiungiamo le macchine ed andiamo al party: qui ci tocca a tutti un cestino di pane, una bibita, un qualcosa dalla griglia e delle patatine comprese nel buono pasto ricevuto col biglietto.
Rimaniamo a fare socialità con gli altri giocatori e veniamo a sapere che gli altri stranieri dell'evento erano olandesi nell'altra fazione che risiedono però in Romania.
Emigrato ci abbandona e noi facciamo conoscenza di qualche Brandy e birra locale più un giovane rumeno di una squadra di Bucarest molto interessato a giocate di questo tipo.
Joan ci saluta, ci parla un pò del prossimo anno e ci lasciamo.

16 ore di viaggio, partendo per le 4:40/5 del mattino e siamo tutti di nuovo in Friuli.
Emigrato ci segue fino ad un pò prima di Budapest e continuiamo a scambiare amichevoli chiacchiere su eventi futuri come Berget e Border War.


-FAQ

Provo a precedere domande e perplessità.
-La lingua è un problema?
-In gioco la maggioranza sapeva l'inglese base od almeno un discreto italiano: aggiungete il fatto che per giocare a SA non servono grandi discorsi e che il rumeno permette di intuire almeno l'argomento della conversazione e capirete che era facile capirsi.

-Il viaggio?
Il viaggio è stato una anabasi: lungo, snervante, con limiti di velocità indegni. In Ungheria e Slovenia l'euro è comunemente accettato, mentre in Romania si cambia in Lei.
Considerando che con un pieno si arriva a Sibiu e lì si trovano comodi bancomat ove rifornirsi di valuta locale capite che potete anche (come abbiamo fatto noi) partire tranquillamente senza nemmeno cambiare.
A parte il confine Ungheria/Romania privo di pompe di benzina per almeno 100 Km in entrambe le direzioni, ovunque si riesce a comprare la "vignette" per circolare prima di entrare nel paese che la richiede e le pompe si trovano quanto serve.
Le strade rumene non sono in condizioni apocalittiche ma certo non sono buone ed il traffico è pericoloso sia per la quantità che per la guida "sportiva" di molti locali.
Le autostrade slovena ed ungherese sono buone, ma lì come in Romania i limiti di velocità talvolta sono veramente una spina nel fianco ed i controlli incredibilmente rigidi.

-Il costo?
Si è speso tutti fra i 100 ed i 150 euro, TOTALI. Comprensivi di biglietto (fra i 15-20 euro e che include oltre alla partecipazione una tanica con 5 litri di acqua potabile, la patch di fazione, la cena dignitosa di fine game ed un parcheggio sicuro per tutta la durata dell'evento), pedaggi vari, cibi/bevande consumati strada facendo e la benzina.


-Regolamento/svolgimento


Il regolamento è quello del Border War, con numero fisso di medici ogni tot, medico che cura usando una tabella di diagnosi (che comunica se la ferita è letale, lieve con 5 minuti di pausa o severa con 10 minuti di pausa e che indica anche la zona da fasciare) e feriti che possono essere spostati, possono andare al respawn se vogliono e che DEVONO andarci se passano i 10 minuti o se la diagnosi è letale.
I monofilari sono caldamente consigliati ed abbiamo visto soltanto UNA persona con un maggiorato.
Si spara solo con l'ASG in puntamento e la regola mi è sembrato fosse comunemente rispettata.
Le distinzioni fra le fazioni in camo non erano precisissime ma i blu su blu sono stati molto pochi.
Per quanto riguarda i pallini non c'erano questioni/regolette per la ricarica, le quantità trasportabili od altro.
La catena di comando c'era con anche i suoi canali radio: come "rigidità" paragonabile al Berget.
NESSUN problema di comportamento/scorrettezza.


-Conclusioni/impressioni

Esperienza positiva: i partecipanti presenti si sono dimostrate persone e giocatori squisiti, il regolamento era semplice e non ha creato complicazioni.
Non è al livello di raffinatezza di altri eventi (infatti è solo alla seconda edizione), soprattutto per quanto riguarda la divisione in camo che è un pò confusa, ma la base di tutto ciò che serve c'è tutta senza problemi.
Il costo della trasferta è ottimo, il campo molto bello (si tratta di un vallata collinare di un campo di test per carri armati prodotti nella vallata confinante durante i tempi della Guerra Fredda): vi sono alcune rovine/strutture lungo le strade tutte utilizzabili e sicure (non ho visto pozzi né parti pericolanti).
Il campo è una sorta di grosso rettangolo/parallalepipedo che corre lungo le due/tre strade parallele, coi campi messi agli opposti: è attraversato da diversi fiumiciattoli e presenta sia boschi che cespugli, sia pianurette che colline.
La lingua non si è presentata essere un problema, ma non aspettatevi una comunicazione capillare come ad eventi più grandi e più vecchi.

Abbiamo parlato con molti rumeni durante il party a fine-game e secondo noi c'è tutta la passione e l'intenzione di creare un evento interessante e piacevole: c'è della "grezzezza" in certi aspetti ma è imputabile al fatto che l'evento è ancora piccolo e giovane.
Sentendo la descrizione del campo credo possa tranquillamente, nel tempo, aumentare numeri e spazio a disposizione.
Due sono le cose che forse sono negative e sono correlate fra loro:
Durata del game e geografia di quest'ultimo.
La Romania non è comoda da raggiungere, noi non abbiamo trovato autonoleggi che noleggiassero a privati per la Romania, non tutti i GPS hanno le mappe aggiornate, la segnaletica è spaventosamente carente e l'unica autostrada è un tratto lungo 10 Km proprio attorno a Sibiu, mentre il resto è trafficato e non sempre in buone condizioni.
Il campo di gioco è logicamente in un posto isolato e questo peggiora la situazione.
Andando in macchina ma anche con altri mezzi, inoltre, una giornata e mezza + notte forse è troppo poco nonostante la spesa molto ridotta.
Combinando spedizione di materiale con un viaggio aereo low cost fino a Sibiu e completando il tutto con un trasporto noleggiato da Sibiu al campo, soprattutto se spalmando i costi andandoci come gruppo numeroso potrebbero rendere l'evento decisamente più appetibile.

Per me è un SI', condizionato però da come e se ci si riuscirà ad organizzare in maniera molto più comoda per tornare laggiù.
Risolto questo, per me può meritare anche di diventare una presenza fissa nel calendario.

Non abbiamo molte foto, perché purtroppo le ho cancellate quasi tutte per sbaglio:









Questa è la patch della nostra fazione, il Pattani Liberation Army (a me questa patch piace molto).


Alcune foto della festa alla fine.



E qui potete vedere, da sinistra a destra Emigrato, Me, Giovanin (Stealthman89), Joan (The Fucker), organizzatore disponibilissimo e gentilissimo ed il giocatore degli FDN che è venuto con noi in questa folle trasferta (Luca).

297 replies since 25/4/2007